Terribile scoperta a Verona dove una ragazza era stata sequestrata e picchiata dal suo aguzzino in un palazzo abbandonato.
Ennesimo episodio di violenza su una donna. La scoperta a Verona dove una ragazza era stata sequestrata e picchiata dal suo aguzzino in un palazzo abbandonato. L’allarme era scattato grazie alla sorella della vittima che ha dato il via, quindi, all’intervento delle forze dell’ordine.
Sequestrata e picchiata: i fatti a Verona
Il terribile episodio di violenza ai danni di una donna è andato in scena a Verona. Secondo quanto è stato ricostruito dal quotidiano veneto L’Arena, la ragazza sarebbe stata trattenuta contro la sua volontà in un palazzo abbandonato che si trova vicino alla stazione ferroviaria.
La vittima era stata sequestrata e picchiata dal suo aguzzino ed è stata trovata dalle autorità con palesi segni sul volto e sul resto del corpo. Al momento del ritrovamento, la donna abbracciava un gatto da cui non si è voluta separare, evidentemente scossa e traumatizzata da quanto le era accaduto. Per entrare nello stabile, le autorità hanno dovuto sfondare una porta chiusa con un lucchetto, a conferma di quello che, a tutti gli effetti, era un sequestro di persona.
Dopo essere stata portata in ospedale per accertamenti è arrivata la denuncia verso un uomo.
Fondamentale l’aiuto della sorella della vittima che ha fatto scattare le indagini della polizia.
L’arresto in carcere
Le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto dell’uomo grazie alle recenti disposizioni normative del governo in tema di reati di maltrattamenti che ora prevedono l’arresto in flagranza differita.
Tale procedure consente, a fronte di inequivocabili prove documentali e fotografiche, di procedere all’arresto nelle 48 ore successive al fatto.
Ecco perché, adesso, l’aguzzino della donna, un giovane poco più che ventenne, è stato portato nel carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida. Dopo aver convalidato l’arresto, il giudice ha disposto nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.